Otto Marzo 2022, il Presidente Mattarella dalla parte delle donne.
Secondo Mattarella “Non dobbiamo consentire che nei colloqui di lavoro si chieda alla donna : ‘Sei sposata? Hai figli? Pensi di averne?’, collegando, come sappiamo, alla risposta positiva un ostacolo per l’assunzione. Non possiamo accettare che le donne vivano nel timore di violenza. Siano esse sotto forma della brutale aggressione fisica -per strada, nei luoghi di lavoro e di svago, in famiglia- o siano vittima di pressioni psicologiche e di veri e propri ricatti”.
Inoltre “Non è compatibile con la nostra civiltà che, a parità di mansioni e di impiego, esista una differenza di retribuzione a sfavore delle donne”.“La crescita del ruolo delle donne, della presenza protagonista femminile in tutti gli ambiti della vita politica, istituzionale, economica, sociale, è una condizione per lo sviluppo del nostro Paese. La Giornata dell’8 marzo è uno sprone. Per tutte le donne, certamente. Lo è anche per l’intera Italia che vuole diventare migliore”.Poi ha rivolto un pensiero alle donne di Ucraine, che hanno perso i loro figli . Una guerra che facciamo tutti fatica a comprendere, concludo con le parole di Gino Strada, che nella sua carriera, ebbe modo di vederele atrocit causate da un conflitto di armi da fuoco.
“Mi è occorso del tempo per accettare l’idea che una “strategia di guerra” possa includere prassi come quella di inserire, tra gli obiettivi, i bambini del “Paese nemico”. Ancora oggi quei bambini sono per me il simbolo vivente delle guerre contemporanee, una costante forma di terrorismo nei confronti dei civili”.