LE DONNE IN CUCINA SI RIBELLANO E DENUNCIANO GLI ABUSI

Le donne che lavorano in ristoranti di alto livello, subiscono sessismo, e molestie.
Cuoche francesi rompono il silenzio e provano a cambiare le cose.
Sono in tante a raccontare che hanno subito minacce, obblighi.
L’articolo 222-23 del codice penale francese precisa che qualunque atto di penetrazione sessuale, commesso con violenza, è punito con 15 anni di carcere.
Molte sono state anni in silenzio : «Ti dici che hai esagerato, che è frutto della tua immaginazione. Poi capisci che il tuo silenzio può aver messo in percolo altre donne.
e te ne penti»,dice Marion Gottlè cuoca.
Ribadisce : «Dobbiamo smetterla di pensare che il sessismo sia un passo obbligatorio nei ristoranti stellati». Per questo lei e delle sue colleghe, hanno deciso di denunciare abusi, subiti per anni. Anche se duro, faticoso. Il suicidio recente dello chef Taku Sekine accusato senza prove, sui social specializzati, di abusi e strupi, ha bloccato alcune vittime disposte a parlare.
« Questo suicidio mi addolora. Ma non si può dare la colpa alle donne che hanno fatto il suo nome per rompere l’omertà». Marion Goettlè figlia di ristoratori, arrivata a Parigi nel 2004 assunta in un ristorante come mi-cheffe-de parie (vicecapopartita) in uno dei ristoranti, più famosi della capitale.Ho ascoltato battutte misogene ogni giorno. Il grand chef con gli uomini usava le minacce, con le donne l’umiliazione. Ha dichiarato a diverse testate giornalistiche.
Un’altra cuoca Anissa Ayadi, ha subito palpeggiamenti ogni giorno dallo Chef, ha saputo dopo del tempo che l’uomo aveva violentato altre due sue colleghe. Il tribunale di Parigi aveva avviato un’indagine per stupro e aggressioni. Mi dicevo : « è un porco ma non passerà mai ai fatti.
Il giorno che l’ho saputo mi sono arrabbiata per non aver detto nulla ».
Ora ha aperto un gruppo imrenditoriale per donne : « Vogliamo far emergere le donne di talento che possono farcela da sole ».
Laetitia Visseanche, ora cuoca, ha subito abusi per anni.Prima dell’insorgere del Covid, è riuscita a prendere in gestione e un locale a Marsilia. Dichiara : « Non credo che si debba passare attraverso il dolore per apprezzare la felicità ». Le denunce di queste donne, e il polverone che hanno sollevato, speriamo sia di aiuto a tutte quelle ragazze, che sceglieranno di diventare chef.
La loro denuncia solleva un grido : «Fatevi rispettare donne,denunciate gli abusi !».

Dall’Internazionale di Gennaio