Ricerche sul’importanza della filiera recupero e riciclo legno in Italia.

Riciclare il legno, nel nostro Paese vale 1,4 miliardi di euro, con la creazione di 6 mila posti di lavoro all’interno della filiera.

L’economia circolare, ossia quella che punta al riciclo di materiali dopo l’utilizzo, per crearne nuovi da immettere sul mercato, è una delle più importanti a sostegno dell’ambiente. In Italia, il ciclo economico legato al recupero e riciclo del legno-arredo è davvero all’avanguardia, portando il nostro Paese ad importanti traguardi e risultati anche a livello europeo. Di fatti, in Italia ogni anno si recuperano per il riciclo oltre 2 milioni di tonnellate di legno, provenienti da imballaggi e dalla raccolta differenziata urbana di legname. Si tratta di dati rilevati da una ricerca condotta dal Politecnico di Milano promossa da Rilegno, (cooperativa per il recupero e riciclo del legno che opera attraverso 400 piattaforme di raccolta legno) e FederlegnoArredo (associazione industriale in rappresentanza delle industrie della filiera del legno).
Perché riciclare il legno è importante

L’economia circolare legata al recupero e riciclo del legno, in Italia porta 1,4 milioni di euro con la creazione di 6 mila posti di lavoro ed un notevole risparmio del consumo di Co2. A differenza degli altri Paesi europei, che usano bruciare il legno post consumo per creare energia, in Italia, grazie al sistema Rilegno, è stato possibile recuperare e riutilizzare quasi il 30% degli imballaggi e riciclarne la parte restante. Questo ha permesso di creare pannelli destinati al’’arredo, riciclando il vecchio legname, invece di utilizzare legno vergine.

Questo ha anche consentito il risparmio di quasi 1 milione di tonnellate nel consumo di Co2, pari a quasi il 2% del Co2 prodotto complessivamente in Italia. Le attività della filiera del recupero e riciclo del legno post consumo, ha dunque avuto e continua ad avere un buon impatto ambientale, oltre che ad un buon impatto sull’economia e sulla produzione di occupazione. Questi i dati della ricerca condotta dal Politecnico di Milano “Il sistema circolare della filiera legno per una nuova economia”, promossa da Rilegno e FedelegnoArredo.
L’avanguardia italiana nella filiera recupero e riciclo del legno

L’Italia è uno dei paesi all’avanguardia nel campo dell’economia circolare recupero e riciclo del legno. Il sistema recupero e riciclo legno, in poco più di 20 anni, ha creato in Italia una nuova forma di economia sostenibile, con importanti risultati in termini di rispetto ambientale, ma anche di creazione di sviluppo ed occupazione. Dati importanti, se si pensa che gli altri paesi europei bruciano il legname post utilizzo per la creazione di energia. Il riciclo del legno, ha assicurato all’industria del mobile, attraverso la fornitura del pannello truciolare, una grande quantità di materia, senza dover consumare legno vergine, spiega il presidente di Rilegno Nicola Semerato.

Le aziende italiane di Legnoarredo, hanno essenzialmente intrapreso due strade per quanto riguarda la produzione eco sostenibile. Il primo percorso è quello legato al design e progettazione. Le aziende investono sempre di più sulla progettazione di prodotti fatti con materiali eco-sostenibili, riciclati e riciclabili, con un minore impatto per l’ambiente. Il secondo percorso riguarda la produzione, attraverso l’utilizzo di energie rinnovabili per le attività di produzione stessa, e puntare allo smaltimento dei rifiuti in maniera tale da facilitarne il recupero. >In Italia, oltre il 95% del legno raccolto è riciclato, collocando la filiera italiana di recupero e riciclo legno tra le più avanzate al mondo,afferma Emanuele Orsini presidente Fla.
Necessità “interventi sulla fiscalità che incentivino le imprese al cambiamento”

I risultati raggiunti in Italia, in campo di economia circolare ed in particolare nella filiera recupero e riciclo legno sono lodevoli. Tuttavia, non è mai abbastanza, si può sempre migliorare ed investire in percorsi di cambiamento e miglioramento del settore progettazione e produzione. Bisogna pensare a prodotti differenti, sempre più eco sostenibili già nella fase di progettazione del prodotto stesso, attraverso uso di materiali particolari ed energie rinnovabili. Per arrivare ad un modello economico pienamente circolare, c’è bisogno di interventi politici e fiscali, che possano davvero incentivare le imprese al cambiamento. Emanuele Orsini: “occorrono interventi importanti sulla fiscalità che incentivino realmente le imprese al cambiamento”.